CALANDRINI, LA PIETRA - Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. -
Premesso che:
il fenomeno della moria del kiwi sta interessando numerose regioni italiane, dal nord al sud, non ultime le province di Latina e di Roma;
la moria del kiwi, stando a dati forniti dalle organizzazioni sindacali e dalle associazioni di produttori agricoli, sta portando alla morte del 15-20 per cento delle piantagioni di kiwi esistenti;
secondo le stime fornite dall'osservatorio permanente istituito presso il Comune di Cisterna di Latina, tale malattia sta interessando 1.500 ettari di kiwi nell'area nord della provincia di Latina, comune di Velletri e Castelli romani;
il comparto locale produce 4 milioni di quintali di kiwi, per un volume di affari che nel 2019 ha superato i 500 milioni di euro;
la moria del kiwi si somma alla batteriosi che ha già colpito duramente i produttori di kiwi, oltre ai disagi che hanno interessato il comparto dovuti dall'emergenza coronavirus;
si tratta di una malattia di cui al momento non si conoscono le cause e che dunque è difficile da affrontare;
a parere degli interroganti, è opportuno un intervento tempestivo del Ministero competente affinché sia tutelato il comparto della produzione di kiwi, eccellenza italiana esportata in tutto il mondo, e siano messe a disposizione risorse per finanziare un'opportuna ricerca sulla moria del kiwi,
si chiede di sapere:
come il Ministro in indirizzo intenda intervenire per salvaguardare la produzione di kiwi italiana e il settore duramente colpito dal fenomeno della moria del kiwi;
se non intenda avviare un'opera di monitoraggio a tappeto nelle aree dove il fenomeno appare più intenso e distruttivo;
se non ritenga di dover attivare un apposito fondo di ricerca, dotandolo delle personalità tecniche e scientifiche e delle risorse necessarie, per avviare uno studio che possa portare, in breve tempo, a scoprire le ragioni di tale malattia, per arrivare eventualmente alla cura.